Le amiche, il caffè.

Ieri, mi telefona una mia giovane amica e mi chiede se possiamo vederci per un caffè il giorno successivo. Bene, benissimo! Non la vedevo da un po' e avevo voglia di due chiacchiere con lei.

Questa mattina mi telefona la mia amica di sempre e mi chiede di passare a casa sua per un caffè. No, non posso, sto stirando, ci vediamo nel pomeriggio dopo che ho incontrato l'altra amica, le dico.

Sono uscita di casa alle 14, ho incontrato la prima amica, abbiamo conversato di figli, mariti e lavoro, lei davanti ad un caffè ed io un caffè al ginseng, pensando al caffè che avrei bevuto successivamente dall'amica di sempre. Uscendo dal bar mi squilla il cellulare: “ciao, sono A., sono qua dalla G., vieni a bere un caffè?” Che faccio? Ci penso un attimo e dico, “va bene, vengo subito”. Anche queste amiche non le vedevo da parecchio tempo e le ho incontrate molto volentieri. Sono rimasta sorpresa dai numerosi cambiamenti che G. ha fatto alla sua casa di campagna: ha fatto l'orto,

la serra, ha interrato e seminato fiori ovunque. E tutto è in perfetto ordine e curatissimo.

Il prato rasato, nessuna sterpaglia, vialetti ovunque per non bagnarsi i piedi spostandosi in questo bel podere. Ma quello che mi ha stupito di più è stato scoprire che si dedica anche allo scrapbooking


e al ricamo. In particolare è bravissima nel punto hardanger.



Siamo entrate in casa per il caffè, e mi dice che lei il caffè al mattino lo beve guardando la finestra rivolta a sud, controllando se le more sono mature.

Privilegio di pochi.

Accidenti, è tardi. Devo andare. Ma come faccio ad andare dall'amica di sempre per il caffè...? Beh, le chiederò di farmi un caffè Dek. Sono arrivata a casa alle 18.

Proprio un bel pomeriggio!


Piove



Piove. Finalmente piove, l’autunno è iniziato. Il mese di settembre ci ha regalato giornate bellissime, con un cielo azzurro limpido e un caldo estivo, da poter uscire in maglietta e senza calze ai piedi.

Stamattina è lunedì, e piove. Che parrebbe una situazione malinconica e triste: inizio settimana e pioggia che sembra non abbia mai piovuto.

Invece no! E’ la settimana prima del mercatino, il primo mercatino a cui la amiche del knit andranno, così, tanto per ridere, senz’altro per divertirsi un mondo, il mercatino si chiama “Mercato dei gaudenti” ,

e già pare tutto un programma!

Il nome deriva dal fatto che da ben 12 anni questo mercatino si tiene ogni secondo sabato del mese tra Piazza Garzetti (nella foto sotto) e Vicolo Gaudenti. Il prossimo mercatino e i successivi fino a dicembre si terranno però

a piazza Dante.
Come non andarci, ci si è chiesto?! Le quattro amiche si stanno preparando da giorni, e il virus del knit ha ormai contagiato anche la nonna, la zia, la cugina, le amiche delle amiche del knit, e poi chissà quanto si riderà! Ma i preparativi, la macchina da caricare, la sveglia da impostare sono dettagli che sveleremo solo la settimana prossima, a chi avrà la pazienza di seguirci.

Intanto il knit oggi si ritroverà nella casa di una delle quattro, magari con la stufa accesa, il caffè sarà servito espresso, anziché dal thermos, e poi, via con i preparativi e l’organizzazione del mercatino, le proposte e i lavori da finire, e accidenti a quella che ci mette fretta!

Prezzi, etichette,

confezioni, nulla sarà lasciato al caso, e vogliamo pure lasciare la nostra impronta quel giorno, che clienti ed organizzatori dovranno proprio vedere quanto ci abbiamo messo di nostro, e saranno costretti a richiamarci per il mese successivo. Ma te la immagini la maestra del knit, se le diciamo che il mese dopo si torna al mercatino? E con quale materiale, poi! Che siamo tutte impegnate, che casa mia è un universo di polvere e disordine, che mio marito sbuffa, che i bambini si lamentano, e il lavoro …

Che bello l’autunno! Che bello QUESTO autunno!

C'è chi crea e chi si ispira

Io non creo quasi niente, però mi ispiro in continuazione. Continuo a girare qua e là nei blog o su Flickr per vedere cose nuove e trovo moltissimo materiale. Infatti nei miei Preferiti, la cartella "Buone idee" è zeppa di link, tutti ordinati nelle cartelle tessitura, maglia, uncinetto, cucito e ricamo che sono le mie passioni principali. Nella cartella "maglia" avevo salvato Musketen pensando che prima o poi sarebbe arrivato il momento per realizzare qualcosa di simile. Ho acquistato un filato che assomigliasse il più possibile a quello utilizzato da Ayako che però, bravissima lei, l'aveva filato da sè. Ho iniziato il gilet tenendo sempre d'occhio sul PC la pagina con il link salvato.



e poi...

ho realizzato questo gilet e con il filato rimasto


questa sciarpa.

Indossata come sta?




Questo è il completo.

REGALI

Fare un regalo ai ferri è una gioia che comincia molto prima della consegna alla persona a cui quel regalo è destinato.
Si comincia col pensare se l’oggetto che si è scelto sia adeguato alla persona che lo riceverà. Si vagliano diverse ipotesi, si chiede consiglio a qualche amica, magari si butta lì qualche frase allusiva all’amica che poi lo riceverà, senza però scendere in particolari precisi e, finalmente, si comincia!

Si sceglie una lana preziosa, come colei che in seguito dovrà indossare il regalo, si provano abbinamenti di colori, di nuovo si chiede conferma della scelta fatta e, finalmente, si mettono i punti sul ferro. Man mano che il lavoro procede, i dubbi e le incertezze lasciano spazio ad emozioni positive: il filato è morbidissimo, il lavoro procede bene ed il risultato ti soddisfa sempre di più. Puoi allora iniziare a rilassarti e a pensare a cosa ti dirà la persona che lo indosserà. E’ il segreto del lavoro fatto a mano: crei con le tue mani un oggetto unico, che farà sentire molto coccolata la fortunata cui è destinato tale oggetto. E farlo ti diverte molto!

Quando il lavoro è oramai quasi terminato, lo indossi e lo mostri alle amiche del knit, che approvano all’unanimità e ti chiedono, ovviamente, di poterne fare altri modelli simili per altre persone fortunate. Il virus del knit è davvero contagioso!






Infine, ma non alla fine, pensi al pacchetto che dovrà contenere il lavoro, perché tu lo sai che anche quello dovrà essere speciale, unico, inventato da te SOLAMENTE per quella persona in particolare.E capita così che, un sabato mattina, tu chieda ad un’amica di accompagnarti a fare la consegna del regalo. L’amica avrà così la fortuna di essere testimone dello scambio di gioia che avviene tra chi dona il regalo e
chi lo riceve. Gli occhi si inumidiscono dalla commozione, il sorriso scoppia sul viso e le parole non bastano, né per chi vorrebbe spiegare il regalo, né per chi lo riceve.In questa foto siamo nel negozio di calzature della nostra giovanissima amica, ma poi la mattinata termina al bar, tra un caffè e quattro chiacchere rilassanti, ma una di noi indossa una sciarpa strepitosa, che quest'inverno andrà sicuramente a ruba tra le amiche delle amiche del knit.

Tanto per ridere

I bambini, si sa, spesso stupiscono per il loro modo naturale di parlare, ascoltare e ragionare. Per questo quando parliamo con loro riusciamo a coglierne la semplicità e spesso ci fanno sorridere, distraendoci da pensieri importanti e forti.

Qualche volta ci accorgiamo, dai loro discorsi, quanto sia importante spiegare loro tutto quello che a noi sembra scontato. Ma oggi vi voglio raccontare un discorso fatto dalla mia piccola che ci ha fatto divertire molto.

Stavamo parlando della sorellina di una sua amichetta, che salutiamo. Mio marito mi stava dicendo di aver incontrato la sua mamma alla scuola materna, con le due bambine e alla domanda: “ma dove porta la bambina più piccola, che non va all’asilo?” io ho risposto “ al nido!”. Sembrava un normale discorso tra adulti, senza voler assolutamente spettegolare, così per curiosità.

La mia bambina lì vicino è intervenuta però chiedendo: “ MA AL NIDO LE CULLE DEI BIMBI LE METTONO SUGLI ALBERI?..............................................

Tra le risate le abbiamo a questo punto spiegato che l’asilo-nido è diverso dal nido degli uccelli, che ci vanno i bambini più piccoli di lei, per imparare qualcosa o semplicemente per divertirsi con altri piccoli….

Sorprese

Oggi, giovedì 16 settembre 2010, il nostro incontro è stato a dir poco ricco di piacevoli sorprese. La prima in assoluto è stata quella di poterci ritrovare fresche e pimpanti dopo la serata- knit di ieri, terminata dopo mezzanotte. Era la prima volta che facevamo così tardi ed è stato un vero piacere, e una di noi è riuscita addirittura a cucire in meno di 24 ore un bellissimo porta mollette con tanto di addobbi all’uncinetto, che ha convinto proprio tutte.

La seconda sorpresa, non per ordine d’importanza, è stata la presenza della “nostra” nonna con gli occhi azzurri, sempre più azzurri, che ci ha fatto sognare, immaginando di poter arrivare come lei a lavorare per sempre. Ha fatto una bella passeggiata, ha raccolto i lamponi, ha osservato i nostri lavori, ha fatto mille e mille complimenti, ha riso con noi e sembrava proprio a suo agio. Per noi è sempre una grande occasione poterci confrontare con lei e con la zia che danno sempre consigli utili dettati dalla loro grande esperienza.

Un’altra sorpresa è arrivata pochi momenti prima del nostro incontro, in una deliziosa scatola di latta. Erano, perché li abbiamo mangiati tutti, dei buonissimi biscotti ancora caldi, fatti in casa da una cara amica. Alla scatola di bontà era attaccato un bellissimo messaggio, scritto con il cuore e letto con il sorriso. Diceva così: “Vi ringrazio moltissimo per l’invito al vostro knit pomeridiano. Mi dispiace di non poter essere presente. Il vostro filo magico mi unisce comunque a voi. Un abbraccio a tutte…. “ Speriamo di poter condividere presto con lei almeno qualche momento di questo meraviglioso relax.

Altra sorpresa è dedicata a chi legge il blog, a chi guarderà questa foto con tre meravigliosi lavori appena terminati. La nostra esperta ha saputo prendere il modello così ben strutturato dei gilet da una fotografia ed è stato un successone, perché ne hanno fatti ben cinque…

La meravigliosa opera attorno al collo sarà un altro progetto da ripetere… Buon Lavoro alla prima che lo inizierà.

Ma la sorpresa più grande me la dedico ed è stata quella di sentire la mia piccolina che con un filo di voce mi chiedeva “ Posso provare anch’io?” La maestra l’ha presa in disparte, le ha dato il suo uncinetto ed un bel filo rosa e le ha spiegato come fare per far passare il filo nella catenella.

Quella sarà la persona che sempre ricorderà per averle insegnato a fare i primi punti. A me stessa ho dedicato il piacere di vederla così concentrata e di farle alcune foto, oltre alla commozione del momento.

Tutte queste sorprese hanno riempito così tanto la giornata da non saperci più orientare, ma era una sensazione davvero MAGICA!

Grazie e alla prossima….

Settembre

Che bello settembre! Le ultime giornate estive sono forse quelle che preferisco. La luce è più viva, più limpida, anche se il sole tramonta presto. Al mattino l'aria è frizzante, fresca e tonificante, ma poi il sole scalda ancora ed è piacevole stare in terrazza a godersi i suoi ultimi raggi sorseggiando un caffè. Magari pensando ai ferri lasciati sul divano la sera prima, o provando ad immaginare il prossimo knit serale tutte assieme, per fare un piccolo bilancio di quanto si è prodotto e soprattutto di quanto ci siamo divertite. Il tempo pare non bastare mai, e le idee sono mille e ancora mille ad ogni nuovo knit, ed è una sensazione avvolgente sentire quel filo di edera che ci unisce.

Le ultime zinnie colorano il giardino, con le dalie che quest'anno paiono di un tripudio festoso, forse a ringraziamento di tutte le foglie e la cenere con cui le abbiamo ricoperte quest'inverno per mantenerle al caldo; le ortensie iniziano a rosseggiare, e cadono le prime foglie dagli alberi. Il verde in tutte le sue sfumature, è forse il colore più presente in questi giorni, a ricordare che non solo i fiori colorano il giardino e la casa.

Sono i giorni in cui inizio a portare la mia sciarpa di lana "da casa", quasi fosse la copertina di Linus, quella che non abbandoni mai, a parte i rari giorni di afa, quella che lavi e rilavi, ma che alle prime gocce di umidità sei pronta ad avvolgerti sulle spalle, magari proprio per il primo knit serale, e chissà che non nasca l'idea di iniziarne una nuova, con una lana speciale a ricordo di un momento speciale...

BERRETTI CALDI

  Non sto lavorando a grandi progetti da un po’ di tempo, ma mi piace di tanto in tanto dedicarmi alla creazione di piccole cose simpatiche...

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