Anche se particolare come quest'anno, maggio è sempre il mese in cui più di frequente si può partecipare a qualche gita con i ragazzi.
La giornata era organizzata da tempo ma, complice questo tempo bizzarro, non avevo una gran vogli di partire: il giorno prima avevo "osato" controllare il meteo e tutta la giornata era costellata da nuvolette grigie, che disdetta. "Speriamo almeno che non piova a dirotto", mi dicevo, ma le mie colleghe avevano comunque raccomandato ai ragazzi di vestirsi piuttosto pesanti, viste le temperature e loro avevano ascoltato.
La meta era Malcesine, più precisamente la funivia che ci avrebbe portati sul Monte Baldo.
Ah, dimenticavo di dirvi che poi la voglia di partire mi è venuta subito, una vola sistemati tutti sul pullman, come immaginavo. La guida che ci ha accolti era molto simpatica e gentile, ci ha preparati e informati con molta cura ed è risultata subito disponibile e competente.
Appena siamo arrivati in cima a 1749 m. ci ha colto un freddo vento, ma ben coperti e pronti abbiamo potuto ammirare un paesaggio meraviglioso. Sembrava di stare sopra le nuvole, mentre sotto il lago di Garda faceva da specchio alle montagne circostanti.
Sempre camminando e ammirando lo spettacolo che la natura ci offriva ( sì, è vero, qualcuno brontolava un po', ma poi passava... e poi, sono bambini....) abbiamo potuto vedere dapprima una famiglia di marmotte che erano uscie dalle tane da poche settimane e cercavano da mangiare, e poi altri tre bellissimi esemplari che giocavano. Ho filmato questo gruppetto per quasi dieci minuti... Non so come abbiano potuto non sentirci e credo sia stato il vento contrario.
Proseguendo il nostro breve viaggio su questo roccia che non ha sorgenti perchè non trattiene l'acqua, abbiamo potuto vedere nella riserva per la raccolta d'acqua che l'uomo ha costruito, le uova delle rane appena depositate, in attesa di trasformarsi prima in girini e poi in rane.
Ma quello che mi ha colpito maggiormente e che ho voluto raccontare ai miei figli è la storia di questi fiori, della famiglia delle orchidee.
Sono fiori rarissimi, che possono nascere e crescere solo se un certo tipo di insetto, e solo quello, riesce a portare i semi in un certo posto dove nella terra ci sia un fungo, che permette loro di germogliare...
Come dire, proprio, che le probabilità per loro di nascere sono pochissime, ma ogni anno riescono a farlo per la meraviglia di chi può ammirarle.
Raccontarvi ciò che abbiamo visto è facile, ma ben più difficile farvi sentire le voci dei bambini, le loro parole che si inseguivano e poi le risate, e lo stupore, ma anche le domande serie rivolte alla guida e i racconti di tutto ciò che non hanno mai potuto raccontare in classe.
Una bella passeggiata, che ci ha regalato anche delle belle emozioni, oltre al piacere di stare insieme.
Il nostro viaggio è proseguito con la visita ad un oleificio dove ci avevano preparato anche una gustosa merenda con bruschette coperte d'olio d'oliva del posto. Mmmmmm, buonissime...
Un signore, che i bambini avrebbero chiamato nonno, raccontava loro cosa volesse dire dedicarsi alla coltivazione di olivi. Io, invece, sono stata colpita dalle sue mani, che di certo raccontavano molto più delle sue parole, quanto amore e quanta dedizione siano necessari per fare un lavoro come il contadino, che deve sperare sempre in fattori che spesso non dipendono dall'uomo, come il tempo e le stagioni.
Con un bagaglio bello carico, alla fine, siamo arrivati a casa, come di sicuro scriveranno i bambini sui loro temi, "stanchi ma felici".
Alla prossima
Lara