BUON NATALE


La splendida tavola con cui mia zia ci ha accolti (e con cui mette sempre in pratica la sua abilità in quest'arte) è il miglior modo per augurarvi un magico Natale, ricco di gioia, di serenità, di momenti unici ma anche di speranze, di sogni, di progetti per il nuovo anno…
Anche l’arrotino in pezzetti di legno incastonato in questa “finestra” che si trova nel borgo di Rango, mi può aiutare ad augurarvi
Buon magico Natale a tutti voi.
Alla prossima.

Lara.

GOLFINO BIANCO

A dire la verità quello che sto per presentarvi è un incrocio tra un golfino ed un maglioncino, ma è l’ultimo lavoro che ho terminato, pronto da indossare per apprezzarne il calore.

Il filato è infatti un morbido merinos che una mia amica mi aveva regalato perché a suo dire non aveva più tempo di terminarlo.
Aveva già fatto il pezzo dietro e quello davanti a trecce, aveva attaccato il collo e cucito le spalle, ma forse si è scoraggiata perché non sapeva come fare le maniche.

Io e lei abbaiamo due figlie della stessa età e questo ha facilitato il passaggio da una all’altra, ma di sicuro le chiederò se lo rivuole indietro per la sua bimba.
In ogni caso i gomitoli di lana a mia disposizione non bastavano e, avendo notato che mia figlia indossa molto volentieri le maniche a 2 o 3 quarti, ho pensato di fare quella misura.

Il mio difetto maggiore è però quello di non riuscire a stare in schemi prefissati e così ho completamente cambiato il punto… gettati organizzati in righe regolari mi sono sembrati una buona idea.

Ed ecco allora nelle foto la mia piccola che indossa il mio lavoro mentre osserva il presepe che ha allestito con il suo papà, seguendo la nostra forte tradizione famigliare, che vede impegnati tutti quanti negli addobbi di albero e presepe, per il periodo più bello dell’anno.

Buona settimana.
Alla prossima.

Lara.

IL PRIMO CAFFE'

Quando mi alzo molto presto perché uno dei miei figli parte, il mio caffè è particolare. Saluto il mio bimbo-ormai-cresciuto alle 5.30 e poi non riesco a tornare a letto perché tutti i miei pensieri sembrano mettersi d’accordo per non farmi riaddormentare.
Le luci dell’albero di Natale sfavillano già da un po’, il presepe e la capanna sono illuminate e così metto sul fuoco la mia moka. Vecchia, un po’ bruciacchiata per le volte in cui ero a fare qualcosa e il fuoco continuava a bruciare, ma sempre pronta a fare un caffè buonissimo, o forse mi sembra perché è il mio.

In ogni caso il primo caffè del mattino è speciale, mi aiuta a sistemare le idee, a trovare tra i miei pensieri quelli più positivi, ad organizzare la mia giornata come fosse un collage, che se sbaglio un orario o tardo un po’ non riesco più a recuperare i pezzetti e devo toglierne alcuni.
Al mattino presto, invece, riesco a trovare qualche attimo per me, faccio due righe a maglia e mi sciolgo, ho qualche punto da dare a mano libera con l’ago per sistemare dei buchetti, mi dedico al mio blog che sto trascurando e sto bene.

Il cielo è ancora nero, aspetterò l’alba, accenderò il fuoco della stufa, andrò al lavoro e dopo una giornata lunghissima so che al ritorno il mio albero sarà ancora acceso e non sentirò molto la stanchezza perché questo mio primo caffè mi ha regalato qualcosa che è tutto mio, un momento che mi accompagnerà per tutta la giornata.
Buona giornata a tutti.
Alla prossima.

Lara.

PRIMA NEVE E BERRETTO IN LANA

Sembrava impossibile che le temperature durassero così a lungo miti e piacevoli, ma improvvisamente è arrivata la prima neve sulle montagne e il freddo nei nostri paesini.


Mia figlia ama tantissimo la neve e non resisteva all’ idea che fosse arrivata  proprio qui sopra, come le raccontavano suo fratello e suo papà che l’hanno vista cadere ieri, e che lei non potesse andare a vederla…


Vederla? Toccarla, fare palline, prenderla in mano e lanciarla in alto per stare sotto e sentirla sul naso, emozionarsi ed infine affermare: “se avessi indossato la tuta mi ci tufferei dentro…”

E’ stato molto piacevole vederla mentre si divertiva su un tappeto bianco che copriva le foglie  arancioni, gialle e marroni cadute qualche giorno fa.
Per l’occasione ha indossato il nuovo scalda-collo e il berretto che ho finito durante la settimana appena terminata.

E’ molto semplice, perché la lana rende il lavoro già particolare.
Pochi punti in maglia rasata e legaccio sui bordi iniziali e finali di entrambi, per movimentare un pochino il tutto… Il set è comunque simpatico e divertente, ma soprattutto caldo…


Ora posso fare qualcosa d'altro.
Alla prossima.

Lara.

GOLFINO ROSA

Ma quanto tempo è passato? Sembra incredibile come il tempo passi così in fretta, tra corse su e giù, qua e là, incontri, relazioni… Anche il sole sembra non aver voglia di lasciare il posto al freddo, come se avesse il timore, come noi, che il tempo passi inesorabilmente e inutilmente… Solo le foglie degli alberi e il bosco hanno preso il colore dell’autunno, come se invece loro volessero davvero entrare nella stagione autunnale come tutti gli anni in questo periodo.
Mi piace pensare che il sole abbia voluto splendere ancora un po’ per permettere a me di finire questo golfino e di fotografarlo e a mia figlia di indossarlo con le maniche corte… ed è il 9 novembre…
E’ un golfino fatto a top-down, cioè partendo dal collo in un unico pezzo, e mi sono divertita molto a farlo.
Il punto è il legaccio, ho lasciato i gettati sullo scalfo delle maniche e sulla chiusura incrociata.
Tutto intorno ai bordi ho fatto un giro all’uncinetto, molto semplice, solo per renderlo più completo.
Ho attaccato due bottoncini, uno da una parte e uno nel verso opposto e in questo modo il golfino può essere indossato sia da una parte che dall’altra.
Lo potrà indossare anche la prossima primavera perché è un po’ abbondante, ma questo va benissimo.
Sopra alcuni vestitini sarà bellissimo!
Alla prossima.

Lara



CUSTODIA

Il cielo è ancora nero, a quest’ora, ma nonostante la pioggia abbia appena smesso di cadere lasciando il profumo di terra bagnata, è tappezzato di stelle luminose, stamattina.
Io vi racconterò proprio di un oggetto che ha gli stessi colori: il blu scuro del cielo di notte e il giallo luminoso delle stelle, della luna o del sole che fra poco sorgerà.
Di questi tempi si usa spesso la parola “custodia” perché sono molti gli oggetti tecnologici, delicati e costosi, che ogni giorno usiamo rischiando di romperli facendoli sbattere di qua e di là, ma questa che ho fatto è una custodia piuttosto insolita.
Da qualche giorno aspettavo di trovare un po’ di tempo per fare qualcosa di nuovo o terminare qualche progetto in elaborazione, ma non c’è nulla che mi convinca a mettermi al lavoro come la richiesta di mia figlia.
Le è stato chiesto a scuola un flauto, quelli che si usano per sentire le prime note, ed ha deciso di portare quello dei suoi fratelli, che però aveva la custodia rotta proprio nel punto in cui si chiudeva.
“Me ne puoi fare una, mamma?”
Mi sono messa subito al lavoro, ho preso due pezzi di panno lenci, ago e filo ed ho cominciato con le cuciture. I miei famigliari erano un po’ scettici ed anch’io mi sono detta : “se non viene bene la compro nuova”.
Una volta cucito con piccoli punti a mano, ho pensato di fare un bordino all’uncinetto per dare un po’ di consistenza ed ho messo un bottoncino.

Siccome doveva esserci anche il nome ho messo le iniziali fatte di semplici punti alti e cucite con sottopunti leggeri. Sono comunque sicura che non servissero, perché di certo non si confonderà con nessun altra custodia del genere…
Se ci sarà qualche altra custodia fatta a mano, sarà sicuramente diversa….
Alla prossima.
Lara.



AUTUNNO


Quali sono i colori dell’autunno? Ma certo, lo sanno tutti! Tutte le tonalità del marrone, del giallo, dell’arancione e del rosso ci ricordano che con il mese di ottobre è arrivato anche l’autunno a colorare tutto intorno a noi: l’avrò detto mille e mille volte “IO ADORO QUESTA STAGIONE” ma non me ne stancherò mai.

Qualche sera fa, come intermezzo tra un lavoro e l’altro di quelli un po’ più lunghi e impegnativi, mi sono messa a fare questo semplice bordino ad uno strofinaccio da cucina di cui mi piacciono tantissimo i colori ma anche i cuoricini piccoli piccoli e romantici.

Detto, fatto! L’ho messo nella credenza per un prossimo regalo a qualcuno che lo sappia apprezzare.

Quando mio marito e mia figlia sono arrivati a casa, ieri, con un cestino pieno di marroni caduti dalle nostre piante, mi è subito venuto in mente questo lavoro per fotografarlo e goderne i colori autunnali.


Quest’anno, finalmente, le nostre piante sono tornate a darci frutti bellissimi e gustosissimi e tra i loro rami riusciamo a scorgerne molti altri carichi di ricci, che ancora devono cadere ed aprirsi.
Eravamo preoccupati perché una malattia del castagno le aveva colpite e il rischio era quello di doverle tagliare completamente.

Visto che il nonno ne ha sempre avuto molta cura, abbiamo deciso di continuare ad occuparcene, per non interrompere abitudini e tradizioni famigliari che ci hanno accompagnato per molti anni.


Abbiamo quindi “curato” le piante tagliandone i rami secchi e utilizzando degli insetti che, lasciati liberi, combattevano gli altri insetti che procuravano la malattia.

Ora non ci resta che godere dei frutti golosi che stasera metteremo nel forno della stufa e che, una volta usciti, scrocchieranno fragorosamente e profumeranno la casa di autunno.

Alla prossima.

Lara.

AL CASTELLO

In questo fine-settimana, qui da noi, abbiamo potuto partecipare ad una festa “medievale” in cui tutto il paese di Lodrone era coinvolto.


Gran parte dell’iniziativa è di sicuro partita dal gruppo Lebrac che con le sue ricostruzioni storiche, le loro rappresentazioni realistiche, i loro vestiti e la cura messa nelle coreografie ha invitato tutta la popolazione a partecipare a questo evento.


Ci sono andata con una mia amica, evento raro perché abbiamo lasciato tutti a casa e ci siamo prese un momento per noi.


La rappresentazione simulava un attacco al Castello di Santa Barbara, posto sopra il paese, che sembrava davvero andare a fuoco.


Splendidi gli abiti, i particolari, le case addobbate con particolari autunnali.

Mi sono divertita anche perché ho incontrato alcune persone con cui chiacchierare e ridere, un’amica che non vedevo da tempo e molti dei bambini che ogni giorno vedo a scuola.


Trovo che tutto l’ambiente fosse carico di energia, di voglia di mettersi in gioco, di divertirsi nonostante ci sia stato molto da fare.

Complimenti quindi a tutti gli organizzatori e ai partecipanti, con l’augurio che presto si possa ripetere l’esperienza.
Alla prossima.

Lara.

PICCOLI FIORI


Dopo tutto questo tempo passato apparentemente (ed è un apparentemente molto forte perché il motivo vero è che ero troppo presa…) senza novità meritevoli di essere raccontate, vi voglio solo parlare di piccoli fiori, che ho seminato a tarda estate e che pensavo non avrebbero fiorito, ma anche di altri piccoli progetti che assomigliano ai fiori ma non lo sono.
Sono due piccoli fiori con perline che ho fatto in poco tempo, così come venivano, e che ho deciso di cucire su un elastico per capelli, con il semplice scopo di abbellire la coda alta o bassa, le trecce o i codini che mia figlia di volta in volta decide di farsi “in testa”.
Uno, quello in bianco e azzurro con la tela di jeans sotto mi ricorda molto l’inverno, come se fosse un freddo e delicato fiocco di neve,
l’altro, quello in giallo con le perline color ambra e il panno-lenci sempre giallo mi fa pensare all’autunno che sta ormai arrivando, ma questa volta un po’ in ritardo, rispetto ad altre volte.
Me ne accorgo soprattutto per il fatto che la mia grande stufa a legna non è ancora accesa, lo è solo quella più piccola e solo per due orette a sera. Fuori, invece, l’aria è ancora piuttosto calda e gradevole, ma presto arriverà il momento di prendere in mano i ferri e la lana grossa: non ne vedo l’ora.
Alla prossima.
Lara.


GIOCHI DI PAROLE


Un altro lavoretto semplice e divertente mi permette di raccontarvi qualcosa, magari di divertirvi oppure di farvi cambiare blog, perché non vi sembra niente di importante, ma di accogliervi in questo spazio per offrirvi un caffè virtuale, con un pasticcino e un cioccolatino…

Mia figlia mi aveva regalato per il mio anniversario di matrimonio, passato da poco, una rivista di ricamo a punto croce, perché sa che i lavori manuali mi piacciono sempre tanto, mentre a mio marito ha regalato una rivista che parlava di escursioni in montagna e sport.

Era così orgogliosa e contenta del suo regalo che preoccupatissima continuava a chiederci se ci piacessero. Forse le parole a volte non bastano e così, avendo trovato tra il mio materiale “da lavoro” questa bavaglina rosa ho pensato di ricamarla usando lo schema della scrittura che era sulla rivista.
La bavaglina, che avevo comprato chissà quando e chissà dove, ma di sicuro perché mi piaceva, riportava la scritta in rosa Mamma e papà mi



Domanda: “Cosa fanno mamma e papà ad una bimba appena nata?”

La strapazzano di coccole,

la riempiono di baci,

la fanno giocare,

ma soprattutto
la chiamano Amore.


E via, sono partita con l’ultima frase e mentre crocettavo mi sono accorta che dentro la parola CHIAMANO c'è la parola AMANO e così ho deciso di cambiare colore proprio lì.


Un gioco di parole che mi ha divertito e spero divertirà qualche piccola stellina che presto nascerà per guardarsi intorno e scoprire un mondo pieno d’amore…

Alla prossima.

Lara.







BERRETTI CALDI

  Non sto lavorando a grandi progetti da un po’ di tempo, ma mi piace di tanto in tanto dedicarmi alla creazione di piccole cose simpatiche...

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