GOLFINO VERDE


Ho iniziato questo golfino per mia figlia da un po’ di tempo, partendo velocemente dal collo e lavorando per aumentare i punti necessari a dargli una forma morbida e comoda.



E’ molto piacevole vedere il lavoro che si allarga dal collo e in men che non si dica forma le spalle. 


Ho lavorato molto velocemente, dicevo, ma fino ad un certo punto, perché quando mi sono messa a lavorare solo le maniche è diventato tutto più complesso.



Infatti ho dovuto lasciare in sospeso i davanti e il dietro e lavorare per un po’ le maniche, ma era un po’ scomodo maneggiare ferri che si incrociavano, fili verdi che giravano sulle ginocchia e girarli per lavorarci.


Ho così rallentato il lavoro ma non l’entusiasmo nel fare quel golfino del colore del prato che mi stava dando tanta soddisfazione.
Quando poi sono ritornata ad avere due soli ferri, con i quali ho pensato di inserire due file di foglie sotto le braccia, ho continuato il lavoro di nuovo velocemente.


Un bel bordo a legaccio in fondo, una chiusura semplice et voilà, solo pochi punti di cucitura sulle maniche ed era pronto.



La fila di bottoncini divertenti e interessanti che ho messo molto vicini assomigliano ad una collana che dona al golfino luminosità e carattere.
Per concludere posso affermare che questo lavoro mi ha dato molta soddisfazione e piace anche a mia figlia che l’ha indossato volentieri con il suo grande amico Eolo.
Alla prossima.
Lara.





SUCCEDE CHE...


E’ successo stamattina… avevo bisogno di mettermi al computer per 

leggere un’e-mail, per correre con quella a fare una commissione, ed ho 

aperto il mio blog, per caso perché credevo di non averne il tempo.

Forse capita anche a voi, qualche volta, di rileggere un post molto 

vecchio, che non ricordavate. Io l’ho aperto stamattina e ci ho letto 

tanta serenità, tanta allegria, anche se raccontava solo di attimi di 

normale quotidianità. Mi sono chiesta allora perché non potessi 

fermarmi un attimo, perché non potessi, sorseggiando un caffè, 

riprendermi un momento per me. Sono uscita in giardino ed ho 

fotografato alcuni fiori che pian piano stanno riempiendo di colore lo 

spazio intorno alla mia casa. Riflessioni, domande... ogni tipo di pensiero

riempie le mie giornate, ma vorrei diventassero gialli come i fiori 

d’iperico,


 rosa come le ortensie


e bianchi e luminosi come questi ultimi fiori, di cui non conosco il nome.


Vorrei, se potessi, trasformare anche i pensieri di altre persone, ma non 

posso, non potrò se prima non colorerò i miei.

Forse questo è un primo passo…

Alla prossima.

Lara.

BERRETTI CALDI

  Non sto lavorando a grandi progetti da un po’ di tempo, ma mi piace di tanto in tanto dedicarmi alla creazione di piccole cose simpatiche...

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