SECONDO BLOG-COMPLEANNO

Succede, a volte ma non sempre, di avere così tante cose a cui pensare da non riuscire a riordinarle....
Confusione...naturale...
succede anche che a queste cose si debba dare delle precedenze...
succede che tu non voglia dare più importanza ad una piuttosto che ad un altra...
Dov'è il primo piano?
succede che intanto il tempo passa... e passano i giorni....
succede anche non avresti mai voluto, ma è successo di dimenticare di fare un post per ricordare che Seurasaari esiste da due anni...
succede che tutto ti viene in mente perchè incontri un'amica...
succede che vai a rileggere il post del primo compleanno e ti emozioni...
Un incontro solare...
succede che ripensi a tutti i lavori fatti e non tutti ti vengono in mente...
Vecchi lavori inediti...
succede che quando se ne va, e l'aria si è fatta più fresca, ti senti le mani che prudono...
succede allora che hai voglia di fare qualcosa di nuovo, perché quello che hai iniziato due giorni fa non ti soddisfa...
succede che anche se farò notte non riuscirò a finire nulla perché sono come questa tartaruga...
Lenta, lenta ma arrivo...
succede di aver voglia di rinnovare un po' il blog...
e se succedono così tante cose, succederà anche che domani o al massimo dopodomani ci regaleremo un buon caffè insieme, magari in un posto molto fresco di cui parlare qui...
succederà, se lo vorremo...
Buonanotte, amiche, a presto e.... Buon Compleanno, blog!
Tratto da google immagini.


DOMENICA.... DIVERSA.

"Se le previsioni mettono che domani pioverà," mi sono detta ieri," è meglio organizzare qualcosa di poco impegnativo, qualcosa che dia la possibilità di stare in un posto chiuso, qualcosa che possa piacere a tutti i componenti della mia famiglia." Certo, non potevamo pensare di andare in alta montagna, perchè appunto si diceva "temporali sparsi...". Premetto di non essere patita di previsioni, non sono di quelle persone che continua a digitare il meteo al PC, preferisco prendere ciò che viene e organizzarmi di conseguenza e... secondo le mie voglie!
Quindi ieri sera con mio marito abbiamo pensato di portare i bambini al MUSEO DELLE PALAFITTE di Fiavè.
Sapevamo che da pochi mesi era stato aperto e ci sembrava potesse essere interessante.
I pali di legno con alcuni resti...
Beh, devo dire che davvero mi ha stupito il modo accattivante e diverso che gli organizzatori hanno usato per presentare quel pezzo di storia che riguarda gli uomini molti molti anni prima di noi...
Naturalmente i plastici ricostruiti nei minimi particolari hanno subito attirato l'attenzione di mio figlio, " quello in mezzo" che è sempre affascinato da tutto ciò che è piccolo e vero... Ma lo spazio c'era proprio per tutti, persino per la mia piccola che in base alle zone in cui si trovava come " cosa mangiavano" " lana e tessuti" " fare il pane" trovava, aprendo degli armadietti appositamente preparati, dei giochi moderni che spiegavano le differenze e davano l'idea di cosa si stesse parlando sui cartelloni appesi ai muri.
Gli utensili riposti nelle bacheche portavano davvero indietro nel tempo dove il riciclo era assolutamente una necessità ... e si aggiustavano anche oggetti in legno...

Il quadretto di questa foto è inoltre dedicato anche a voi, care amiche, che spesso avete a che fare con lana, tessuti, tinture e lavori...
Mi piace pensare che prima, molto prima di noi, altre donne, mamme, zie, nonne facevano quello che oggi chiamiamo passione e lo facevano quotidianamente, per i loro famigliari e per tutte le persone del gruppo.



Insomma, una giornata divertente e insolita, vista la temperatura decisamente estiva di oggi...
forse la prossima volta guarderò meglio le previsioni, oppure lascerò di nuovo che i programmi mi portino in un così bel posto...
A presto Lara




P.S. Non ha mai piovuto oggi e la serata è splendida...

GOLFINO A STRISCE COLORATE

Se, guardando le foto, avete il dubbio di essere in una situazione di déjà vu, vi posso rassicurare che non si tratta assolutamente di questo, ma di un reale doppione di questo modello di golfino che ho appena finito. Potrebbe infatti esservi capitato, qualche tempo fa, di aver visto sul blog "con un filo" il golfino come questo, un pochino modificato.
Con tanti punti sui ferri....
Infatti una sera, subito dopo aver finito quello per la sua nipotina, Graziella mi ha gentilmente regalato il cotone che le era avanzato rassicurandomi che avrei potuto farne uno uguale in poco tempo. Avevo visto subito che il modello piaceva anche a mia figlia, che tra l'altro ogni tanto me lo chiedeva e dopo aver lasciato per un certo tempo il cotone a riposo, ho preso in mano ferri circolari numero 4,5 e filato per compiere l'opera.
Dopo aver chiuso le maniche, sotto lo scalfo...
Invece di partire dal fondo ho seguito il consiglio di Graziella ed ho cominciato dal collo. Devo dire che un po' mi mancavano i ferri sotto le braccia, ma il vedere la maglia che si formava in un unico pezzo è stato molto soddisfacente.
Penso che farò altre maglie in questo modo, ora che ne ho capito le regole.

Adesso ho in mente alcune cose da finire ed altre da avviare così vi saluto e vi do appuntamento al prossimo lavoro o al prossimo knit-incontro...
A presto Lara

PER LA CUCINA...

Già tempo fa Baby ci aveva raccontato qui della sua inarrestabile passione per gli strofinacci da cucina, che chiamare così è un vero peccato per la bellezza delle rifiniture fatte a mano.
Ora vi voglio raccontare come credo sia un vero desiderio per tutte avere sempre più strofinacci come quelli, nel nostro cassetto della cucina. Come lei, anch'io ne ho già alcuni che avevo ricamato molto tempo fa, ma ultimamente mi sono ripromessa di rifarmi la serie facendo il pizzo a tutti, e ad altri nuovi.
E così tra un lavoro e l'altro mi metto a fare pizzi a questi "utensili" per la cucina, che uso continuamente e che mi piacciono molto. Mi è successo, però, di regalare molti di quelli che ho fatto prima di fotografarli e di mostrarveli.
Oggi, mentre stavo preparando la confezione di altri due ho pensato che forse vi sarebbe piaciuto vederli...
Il terzo partirà invece presto per un'altra destinazione.
Una curiosità mi è comunque rimasta, cara Baby, e vorrei sapere se hai poi finito quello meraviglioso in tonalità chiare del rosa che avevi cominciato. Mi potresti servire un caffè freddo dei tuoi, meravigliosi, per farmelo vedere.

A presto Lara

P.S. I tulipani in feltro che vedete nelle foto sono stati fatti e cuciti da mio figlio a scuola. Non male, vero?

CARTOLINE DA...

Oggi, se riesco, voglio limitare le mie parole e regalarvi semplicemente delle immagini che colgono l'essenza del week-end che io e la mia famiglia abbiamo appena passato.
Campanile di Temù in val Camonica
Museo della guerra: le ricostruzioni storiche sono veramente efficaci.

Una delle prime tappe ci ha visto visitare il paese di Temù in alta Val Camonica, dove abbiamo visitato il museo della guerra bianca in Adamello, ricco di oggetti per riflettere e ripensare alla storia, quella delle persone che l'hanno vissuta davvero fino in fondo.
Per la strada sul Passo Gavia
Ogni angolo che oltrepassavamo nascondeva panorami mozzafiato, che si potevano cogliere completamente solo ad occhio nudo.
In hotel a S. Caterina Valfurva
Le sorelle che gestiscono l'hotel si dedicano in modo meraviglioso a tanti lavori fatti a mano, dal cucito al ricamo, dal decoupage alle decorazioni con ogni tipo di materiale: un piacere per gli occhi e per la mente.
Livigno: non solo shopping

In Svizzera...
Abbiamo gironzolato come dei veri turisti, godendo di ogni panorama nascosto dietro gli alberi, sopra laghi meravigliosi, toccando la neve a luglio, fotografando gli stambecchi a pochi metri, ridendo e rilassandoci.
Spero di poter ripartire presto perché anche due soli giorni sembrano una lunga vacanza e tutto risente del beneficio.
P.S. Ora che son tornata comincerò a fare qualcosa di nuovo... A presto Lara


A DEGGIA... INSIEME!

Ed ecco che a sera finalmente mi avvicino al PC per raccontarvi qualcosa della bellissima giornata di ieri, in una località che si chiama Deggia e che si trova nel Comune di S.Lorenzo in Banale.
Dopo aver letto i bellissimi post riguardanti lo stesso evento, scritti da Graziella di Con un filo e Tartamaca di La tartaruga Sprint, ma soprattutto dopo aver visto le loro bellissime foto devo ammettere che a me riesce  meglio parlarvi di come sia stato facile, incredibilmente facile, trovarsi a proprio agio con queste nuove amiche. Di una in particolare ho sentito parlare molto, ma ieri ho avuto assoluta conferma di quanto sia davvero una persona speciale, accogliente, solare, propositiva e positiva.
Anche la sua amica è stata decisamente una compagna davvero unica, con la quale è risultato assolutamente facile conversare, in modo sereno e tranquillo. Per non parlare dei loro bimbi, così tranquilli, giocherelloni e sorridenti. Il gruppo di piccoli avventurosi escursionisti ( erano con noi 7 bambini) sembravano conoscersi da sempre, ma anche tra di noi, mamme e zie, si parlava di argomenti anche personali senza nessuna remora, senza nessun condizionamento. Mi sentivo assolutamente rilassata, mi trovavo a mio agio e così la mia piccola, che si è divertita un sacco ad osservare gli animali e a scoprire cose nuove ed ha giocato volentieri con i suoi nuovi amici.
Anche la ragazza che ci ha guidato durante la visita alla fattoria aveva un bel modo di porsi, di parlare e di ascoltare, di leggere i bisogni di chi ascoltava e di far chiarezza su ciò che lei voleva... ( Ho persino pensato che sarebbe stata una brava insegnante...) Il suo amore per la natura e per gli animali traspariva nel suo modo di parlarne, di raccontare le sue giornate, di aiutarci ad osservare con occhi diversi ciò che ci mostrava e che poteva sembrare scontato. Chiamare gli animali con un nome, coccolarli e parlargli come fossero bambini non è assolutamente usuale, davvero.
Sicuramente a tutto questo quadro positivo ha fatto da sfondo il paesaggio che, lontano da rumori e confusione, ci ha regalato una giornata davvero rilassante. Per me è stata un'immersione in un pezzo di passato: ho rivisto alcuni luoghi in cui ero stata per lavoro, ho sentito i nomi di alcune persone che avevo conosciuto, ho ripensato a qualcosa che mi ha regalato emozioni, pensieri e considerazioni.
Difficile a questo punto pensare possibile che possiate cogliere tutto il mio stare bene di ieri, mi basta pensare di avervi potuto passare l'idea che, anche se non è scontato, è possibile trovarsi bene in situazioni nuove, se le persone che ti accolgono sono così ....
Grazie a tutte per la bella compagnia e a presto Lara

FARE FILO'...

Nel post precedente avevo parlato del nostro incontro in montagna con un nome per noi usuale, il filò. "Fare filò" è un modo di dire che usiamo correntemente dalle nostre parti per dire " incontrarsi, chiacchierare, trovare qualcosa che ci accomuna." Se si vedono due donne che chiacchierano, ridono e magari spettegolano un po', gli si può chiedere: " Che fate, filò?"
Valentina di "la matassa e il gomitolo"  ha commentato il post dicendo che, al suo paese, stanno riprendendo questa abitudine e questo è molto bello. Mi sono accorta, però, che qualcun' altra non conosceva il significato di questa parlata dialettale e mi sono detta che forse potevo raccontare loro qualcosa.
Immagine da Google perché non ne ho trovate inedite...
Facevano filò le donne che un tempo si trovavano presso una stalla, in paese, e, alla debole luce delle candele o del fuoco acceso, sferruzzavano, ricamavano, lavoravano all'uncinetto ma cucivano anche i pantaloni rotti di figli e mariti, rammendavano calze o creavano vestiti da pezzi di stoffa che loro stesse avevano tessuto. In qualche vecchio baule si trovano ancora pezzi di quella stoffa ed oggi vengono apprezzati da chi vuol rispolverare le vecchie abitudini, ma una volta era indispensabile per loro fare tutto da sole.
Le donne facevano filò la sera, perché durante il giorno c'era da lavorare nelle campagne o con gli animali
Oggi noi lo chiamiamo knit-incontro, che sembra più moderno e appartenente ad un mondo di globalizzazione, ma in fondo il significato è assolutamente lo stesso.
Ci incontriamo come allora per condividere, per confrontarci, per scaricare le tensioni... Mi capita qualche volta di pensare a queste donne che sicuramente saranno state  più stanche di noi, ma che trovavano sempre il tempo di incontrarsi, di scambiare opinioni, di ridere o piangere di ciò che succedeva, di cantare insieme alle altre, di ballare, di sognare, di mangiare insieme quello che c'era, di gustare la vita per ciò che era... Quando ne parlano il loro viso si illumina, sorridono e ripensano in modo gioioso a quei momenti.
Ho l'impressione che anche per loro fosse un modo di prendersi uno spazio per se stesse, come facciamo noi quelle volte che riusciamo a trovarci...
E allora facciamolo più spesso, male non ci farà...
A domani per un altro knit-incontro...
Lara

KNIT MONTANO

Noi stesse a volte ci stupiamo di come in certe occasioni riusciamo ad organizzarci anche in pochissimo tempo per incontrarci in quello che dovrebbe essere un knit... Dico "dovrebbe" perchè ci siamo accorte che ultimamente insieme ci piace fare un sacco di altre cose, tra cui chiacchierare.
Una nostra amica ci ha invitate oggi per un knit-incontro, che lei ama chiamare filò come un tempo, e per cenare nella sua casa di montagna.
Il papavero
I suoi vicini di casa si sono uniti volentieri a noi, mentre Marisa raccoglieva fragole, per fare due chiacchiere, dopo che la nostra amica ci aveva mostrato tutte le meravigliose aiuole del suo giardino e i pizzi che lei ha creato e collocato in tutta la casa. Un papavero bellissimo, la malva particolare portata dall'Alto Adige e le ortensie che in quel terreno assumono un meraviglioso colore azzurro intenso.
La malva
Così tra una chiacchiera e l'altra è arrivata l'ora di cena e non c'è miglior cosa di condividere ciò che si ha con altre persone. Ecco allora che in un battibaleno la tavola per otto era pronta con tagliolini alle vongole, fagottini di sfoglia con prosciutto e formaggio, verdura fresca dell'orto, fragole con panna, salame inglese al cioccolato e caffè.
Le ortensie
Siamo riuscite anche a fare una breve passeggiata nel bosco mentre sul versante opposto della montagna si sentivano tuoni e si vedevano fulmini.
Il mio lavoro che è rimasto fermo
Scendendo  lungo la strada si sentiva la felicità delle nostre bimbe che avevano giocato insieme intensamente tutto il tempo. Pensate che mia figlia mi ha addirittura chiesto la macchina fotografica per fotografare la sua amichetta in tante pose diverse, che probabilmente erano animali....
Che animale sarà?
Abbiamo Preso un bell'acquazzone proprio mentre rientravamo a casa, ma le gocciolone sembravano solo un'altra avventura dopo la bella serata.
Un'altra foto scattata da mia figlia: mi sembra prometta bene!
Alla prossima Lara

COLORI D'ESTATE

Potreste chiedervi, mentre guardate le foto, cosa siano quegli strani cerchi colorati che ho creato in questi giorni di caldo afoso...
A dir la verità questi coloratissimi oggetti possono avere doppio uso, sempre estivo e molto divertente.
In un primo caso possono essere usati come raccogli-coda per i capelli, come si vede nella foto.
Ma si possono usare anche come braccialetti estivi per bambine a cui piacciono già gli oggetti fatti a mano.
Sono semplici elastici per capelli che ho ricoperto con punti vari e qualche perlina qua e là, per renderli ancora più carini.
Mi sono divertita un sacco, come al solito, ad inventarli e penso che presto ne creerò altri da aggiungere alla collezione e la mia bimba si è già riproposta di regalarne uno a tutte le sue amiche, chiedendomene di più piccoli per le bimbe più piccine....
Mi metterò presto al lavoro e poi ve ne mostrerò di nuovi.




A presto Lara

BERRETTI CALDI

  Non sto lavorando a grandi progetti da un po’ di tempo, ma mi piace di tanto in tanto dedicarmi alla creazione di piccole cose simpatiche...

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