ANDAR PER FUNGHI


Tra le varie attività che si possono svolgere dalle nostre parti è sicuramente diffusa quella di andare per i boschi a cercare funghi.

Ieri, dopo che la mattinata ci aveva regalato solo pioggia e umidità, quando il cielo si è liberato dei nuvoloni per lasciare spazio al sole delicatamente caldo, abbiamo deciso di andare “in montagna” per cercare funghi.
 

Ci siamo subito incamminati nel bosco con la curiosità di chi prova una certa sensazione nel trovare “quelli buoni”. Il terreno era molto bagnato e scivoloso ed era necessario prestare attenzione. Di funghi ce n’erano tantissimi, di varie forme, grandezze e colori.

E qui è cominciata l’avventura: volevo insegnare a mia figlia quali fossero i porcini. “Non hanno le lamelle sotto” ma quando lei me ne indicava uno che non aveva le lamelle dovevo spiegarle che anche il colore era importante… e il gambo… e  la superficie che non doveva essere viscida…
C'erano anche le mucche, vicino al bosco...
 

Mi sembrava di crearle confusione e così ho cercato di indicarle le caratteristiche che solo loro hanno, ma mi risultava difficile:

marrone? (Ce ne sono tantissimi di quel colore…)

gambo grosso? (Ma senza anello, mi raccomando…)

senza lamelle? ( Ma non nero sotto…)

Ho cominciato a pensare che le regole erano strane o meglio, non c’erano regole ed ho inventato una specie di storiella, di quelle che scrivono i bambini a scuola quando si esercitano per scoprire che tipo di testo è la leggenda…
 

Così nacquero i funghi..

Un giorno madre natura si svegliò con un grande spirito creativo e decise che quel giorno avrebbe creato i funghi.

Prese dal terreno un po’ di humus e formò dei gambi, grossi, sottili, piccoli, alti e ad alcuni mise un anello. I gambi, all’inizio erano tutti bianchi, ma litigavano tra di loro perché alcuni di loro si sentivano più importanti e belli.

Madre Natura si arrabbiò per questo e decise di punirli. Comunicò loro che avrebbe regalato a ciascuno un grande cappello se si fossero recati da lei il mattino seguente.

Come si può immaginare la più vanitosa, l’Amanita Phalloide, arrivò per prima e si fece regalare il cappello più vistoso, arancione o rosso molto appariscente con dei punti bianchi come perle.

A seguire arrivarono tutti e ognuno scelse il copricapo che più gli piaceva, ma il porcino arrivò per ultimo e quando scelse il copricapo marrone, meno vistoso, setoso e poco lucido chiese a Madre Natura:

“potrei sapere se i colori e le forme dei funghi sono indice della pericolosità per l’uomo e per gli animali?”

La grande madre che sapeva della saggezza del fungo rispose che per punire la vanità dei funghi aveva lasciato prendere il cappello che più piaceva loro ma che essere più vistoso non voleva dire per forza essere più buono.

“Tu sarai apprezzato per la tua umiltà e capacità di farti vedere solo da chi è più esperto e sarai raccolto e consumato come fungo gustoso e prezioso” disse.

Così gli uomini nel corso del tempo dovettero far ricorso alla propria esperienza per capire quali funghi fosse meglio raccogliere per non cadere in qualche malessere.

Divertente? Magari non molto, ma io mi sono divertita a inventarla e a scriverla.

Nel prossimo post vi racconterò come fare una buona crema di funghi, ma ora per il momento vi saluto.

Alla prossima.

Lara.

 

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BERRETTI CALDI

  Non sto lavorando a grandi progetti da un po’ di tempo, ma mi piace di tanto in tanto dedicarmi alla creazione di piccole cose simpatiche...

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