Anche
questa settimana ho potuto godere di diversi attimi di serenità, tra i quali l’incontrare
alcune mie amiche che non vedevo da tempo.
Quando
troviamo il tempo per noi è come farci un regalo che ci dà energia, che ci fa
sorridere, che ci rilassa e che ci tira su, tutto in una volta. E’ un regalo
prezioso, che nessun’altro può avere, perché è solo nostro e non può essere di
altri.
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Ma
oltre a questa grande opportunità ieri ho avuto anche il piacere di partecipare
con mia figlia e mia nipote ad un laboratorio creativo presso il Museo dellePalafitte di Fiavè.
Il
tema di tutta la giornata era L’INTRECCIO e dopo un’attenta caccia al tesoro
tra i diversi oggetti presenti nel museo, alla ricerca di ogni tipo di
incrocio (di fili, di tronchi, di bastoncini e di paglia) i bambini sono stati
guidati nella realizzazione di un simpatico braccialetto, tessuto su un
telaietto in legno, preparato per l’occasione.
Abbiamo
potuto ammirare come si può filare la lana dal batuffolo proveniente
direttamente dalla schiena di una pecora, per poi vedere quella filata tinta
con prodotti naturali e alcuni tipi di stoffa tessuta nei vari colori.
E’
stato divertente e trovo che questo argomento si possa proprio intrecciare con
quello sull’ amicizia che ho fatto all' inizio.
Le
relazioni si possono paragonare a fili incrociati, stretti e resistenti quelli
migliori, che non finiranno mai
robusti ma più allargati quelli sinceri che resistono sempre,
robusti ma più allargati quelli sinceri che resistono sempre,
stretti
ma delicati quelli che si spezzano e finiscono,
quelli
inconsistenti e sottili durano proprio poco e non possono essere considerati incroci
e
quando la lana non viene proprio lavorata non si incrocerà nessun filo…
L’intreccio
che si forma ogni venerdì con molte amiche è paragonabile ad uno degli acchiappa-sogni che ho visto in qualche vostro blog, circolare, a filet.
Al
centro ci metterei Laura e tutto intorno, senza regole precise, tutte quelle che
hanno capito che serenità è anche raccontarla…
Alla prossima.
Lara.